sabato 31 luglio 2010
I colori di Tex
Nell'immagine qui postata, forse contemporanea a quel poster (1966/67?), Galep indica alla redazione i colori della cover 150 della serie Rossa su un apposito lucido nel quale la camicia è rossa.
La camicia rossa è giusto dire sarà adoperata da quel momento in avanti solo per "cause di forza maggiore" ... come in presenza di sfondi gialli, ad esempio, che avrebbero reso impossibile l'uso del giallo nella camicia di Tex e/o in atmosfere notturne dove il rosso verrà considerato "più pertinente", vedi "Fuga nella notte".
Diverso è il motivo che portò ne "La Sconfitta", cover dallo sfondo giallo, ad usare il giallo anche sulla camicia di Tex: è ovvio che il rosso del sangue che cola dalla spalla del ranger non può essere visibile su una camicia rossa.
Ad ogni modo, a scelta dei colori delle prime 30/40 cover della serie gigante è legata a scelte redazionali più o meno casuali. Sottolineo il fatto che S. Bonelli e Bignotti pescavano dalle copertine degli Albo Oro le figure per creare le "inedite" cover giganti. Per schiarirci le idee: nella N. 3 "Fuorilegge", tratta dall'Albo Oro N. 42 Prima Serie, Tex ha addirittura la camicia verde Asparago che verrà trasformata in gialla. nella N. 9 "L'ultima battaglia", tratta dall'A.O. N. 43 stessa serie, la camicia di "ordinanza" arancio fiamma, sarà trasformata assieme alla criniera del cavallo nel canonico rosso "II^ Serie Gigante".
Originale Galep (biacca)
Gigi
venerdì 30 luglio 2010
Luca Vannini
Di Luca Vannni si dice abbia fatto incazzare Sergio Bonelli per via di alcuni acrilici di Julia che Vannini avrebbe realizzato, fuori dalla serie, in atteggiamenti sconci... ma anche che abbia avuto dissapori con lo stesso Berardi per questioni "professionali" (in sostanza, Vannini, in qualità di cane sciolto, voleva eseguire il lavoro in completa libertà non attenendosi agli ordini di scuderia - ma con i "si dice" non si fa la storia-). Fatto è che questo meraviglioso disegnatore se ne sta li per i fatti suoi a "spararsi" capolavori come questo. E' di Roma Luca Vannini e prima o poi mi piacerebbe conoscerlo di persona dato che di lui possiedo qualche stupendo acrilico.
..e lo chiamano Silver
Riesco solo a dire che per 40 euro io ho preso tavole originali del vecchio Letteri (e anche con Tex dentro):pezzi unici!!!Non aggiungo altro, è ovvio.
No, anzi... se non che, con queste stronzate, il collezionismo va a farsi benedire.
Comprate le tavole "minori" dei grandi artisti e avrete dato il vostro contributo alla causa.
giovedì 29 luglio 2010
Le pillole per il cuore
Ad ogni modo, premettendo che io non sono un "patito" delle incongruenze e quindi me ne può fregare di meno dell'incopatibilità delle pillole con l'era Tex, vorrei simpaticamente "bollare" come una tra le peggiori di Nolitta questa scenetta.
Kit Willer
Qui? cosa si dovrebbe fare? reinventare la vignetta?
Di Fusco, che ho sempre ritenuto un disegnatore del Tex "amico"- le cavalcate con Carson mi hanno fatto sentire in famiglia- non ho mai sopportato le linee cinetiche (n questo "Kit" ne vedete sulla spalla e attorno al cappello) che mi sanno tanto di superfluo, addirittura peggiorative nel caso di un disegno già iperdinamico come il suo.
E di Fusco ho sempre pensato che esprimese il suo meglio nelle storie più classiche, ad ampio respiro come si suol dire: la epica I Ribelli del Canada, ad esempio, non certo Indian Agency.
Un Fusco fontiano
Comunque, ho messo dentro questa vignetta molto fontiana, quindi molto caricaturale, per rendere l'idea ma avrei potuto metterne altre 50!
Proprio recentemente mi ero andato a rivedere la prima storia disegnata da Fusco convinto di trovare quegli "orrori" che tanto mi avevano avvilito da ragazzo ma, con piacevole sorpresa, avevo riscoperto un Fusco niente affatto male. A questo punto Indian Agency, che non deve avermi colpito per niente allora, la ri-considero come una storia tra le meno affascinanti della serie... e questo grazie ai brutti disegni di Fusco... che dalle date che appaiono nei cartigli della firma deve aver impiegato tre anni per realizzarla.
martedì 27 luglio 2010
Il ritorno del Drago
Dietro la piccola testatina di pagina 90, nella quale possiamo leggere i nomi di Bonelli e Letteri si nasconde una lunghissima ed avvincente storia dal titolo “Il ritorno del Drago”.
Un eccezionale ritorno, dunque, quello di Nielsen e Durbin: La storia del Drago è fantastica!
I dialoghi dell’ incipit sono musica per le orecchie dei texiani ed i disegni di Letteri portano dentro la storia in maniera fantastica. Poi, i sicari, i sotterranei, i pugnali, i cinesi… tutti ingredienti che Bonelli lavora in maniera superba.
Tra i tanti i personaggi che appaiono ne “Il ritorno del Drago”, spicca Jane Brent, la bella e sofisticata bionda che, tentando la fuga da Tex e C., finirà tragicamente sotto le ruote di un carro.
La storia è di una dinamica impressionante e il quartetto (vi sono anche Kit Willer e Tiger oltre il vecchio Carson) è sottoposto ad una serie di vicissitudini che vedono spesso protagonista il figlio di Tex.
Tra le battute, ce n’ è una pronunciata da Carson che considero da Top-Ten…
Il Nostro è alle spalle di un tipo il cui compare sta letteralmente volando nel saloon sotto i colpi di Tex. Pistola puntata alla schiena del tipo, il vecchio cammello gli sussurra in un orecchio … E tu non muoverti, semolina!
Note: anche qui, come ne “Il Signore dell’abisso”, “Il giuramento” e “Gilas”, Tex si traveste per sorprendere gli avversari.
Anomalie texiane
Ad onor del vero, io nei "Tex anomali" non riesco a vederci tutto questo fascino e soprattutto a capirne l'elevato valore commerciale. Questo fumetto al massimo può valere una o due decine di euro, in versione anomala, siamo pronti a scommettere, molto di più!
Galep
lunedì 26 luglio 2010
Cover Zagor
domenica 25 luglio 2010
Apostolato della buona stampa
Le categorie sono: raccomandabile, leggibile, con cautela e stampa esclusa. Assieme a tanti altri "innocenti" fumetti,nell'elenco stampa esclusa anche il nostro Tex.
GLB il mangiapreti
sabato 24 luglio 2010
A proposito di Ebbai
Il Tex più raro?
"EL 101" e i suoi mostri
Mostri (amuleto 101)
venerdì 23 luglio 2010
Fumetti da edicola!
Posto questa foto con una sequenza di miei Zenith, presi lo scorso anno a Reggio Emilia e costatami un occhio della testa!
Chi te lo ha fatto fare? potrebbe obiettare qualcuno.
Beh, la verità è che comincio a pensarlo anch'io, vista la crisi che sta attraversando il mercato.
Per ora posso solo godermeli come tali, è ovvio che ho scelto, come sempre, lo stato da edicola perche uno stato d'uso "inferiore" non ha nessuna prospettiva commerciale in previsione futura. Dedicato a tutti quelli che hanno sempre da criticare i collezionisti "da edicola" e che preferiscono leggersi il loro Zagor in mezzo alla sabbia del mare
Solar
mercoledì 21 luglio 2010
Storia della II^ Serie Gigante di Tex
Perchè l'editore ri-propose questo formato? voglio ricordare che mentre esordiva in edicola il primo numero della II^ Serie (1958), la I^ era ancora edita.
Mah, probabilmente fu il secondo e definitivo tentativo di dare una lettura più ricca rispetto agli albetti a striscia e al f.to Albo Oro che si divoravano in poco tempo. Il primo Gigante(1954) era stato puramente sperimentale e utile soprattutto atto a smaltire i resi di magazzino dell'A.O., mentre parallelmente le raccoltine facevano la stessa cosa con i resi delle strisce.
Per la II^SG vi fu una stampa apposita dei fascicoli e le tirature della collana furono enormemente più massiccie rispetto alle tirature ella I^SG (detta anche 1/29), questo sta a significare che nel 1958, anno di uscita del primo numero II^SG, gli intenti erano quelli di proseguire a tappeto e non più di sperimentare.
20.000 copie è la tiratura che molti attribuiscono a "La Mano Rossa", la stessa delle strisce, ma qui vi è da dire, come ormai tutti gli appassionati sanno, che l'edizione del primo numero comprende una tale quantità di varanti che è difficile inglobare il tutto in un unica tiratura. Ad esempio, come spartire le 20.000 copie in cinque diverse tipologie non censurate dello stesso fumetto? quante copie del NC NBA senza purtroppo, quante del NC LEGGETE con purtroppo, del NC LEGGETE senza purtroppo....NC NBA senza purtroppo e senza strillo in quarta, NC NBA Piccolo Ranger in quarta?
Attribuiamo sicuramente un esiguo numero di copie alla versione con P.Ranger in quarta (diciamo un migliaio di copie o poco più?), un numero consistente alla versione considerata primissima edizione NC NBA senza purtroppo (diciamo 10/12.ooo esemplari?), il resto da dividere tra la difficile copia del NC LEGGETE con purtroppo, quella senza purtroppo e quella senza strillo.
continua...
Magnus
Gilas
Lettura straordinaria di un'avventura straordinaria. é l'agosto del '69 quando esce la storia e, particolare curioso, un paio di mesi prima Martina e Carpi avevano "inventato" Paperinik.
In risalto nella storia altri due elementi. 1) la figura di Juan Ortega, che diverrà un breve compagno di viaggio per Tex. 2) La sparatoria con cui si apre l'episodio: memorabile!
In "Vendetta per Montales", di Boselli, vi è un "camuffamento" simile: tentativo lodevole ma dissoltosi dopo qualche pagina in cui Tex prende qualche "sberla" di troppo, a mio avviso anche "maldestramente" reso da Piccinelli.
continua..
martedì 20 luglio 2010
Il primo Fusco
lunedì 19 luglio 2010
Amici miei
Mi si conceda una battuta: non è uno tra i più cari, come si dice, perchè con lui trattare e accordarsi è facile.
Vignette evocative: Sangue Navajo
Sangue Navajo è a buon diritto una delle storie più belle dell'intera saga. Tanto cara agli stessi autori, Galep e Bonelli, quanto ai lettori vecchi e nuovi, tratta un tema fino ad allora (1961) mai portato sulle pagine dei fumetti, ne tanomeno nella cinematogafia. Anticipa (con veemenza) i cineasti americani del calibro di Penn, Nelson, Silverstein, Aldrich di almeno un decennio.
Tag-Incongruenze-location? no, non ci interessano! incongruente è già avere la possibilità di recensire "Sangue Navajo", una storia considerata dall'autore un capolavoro. Silenzio, please.
uhm...incongruenze (e no provate ad usare le NOSTRE foto perchè le rinonosceremmo dal logo apostato sopra). Quanto so' fichi.
Vignette evocative: Ruby Scott
Obitorio...uhm, un postaccio per Willer.
Vignette evocative: Stazione di Winnipeg
Vignette evocative
domenica 18 luglio 2010
Travi e pagliuzze
Non c'è nessuna possibilità di scampo.
Ma così pare non sia e allora... Ah, ma che sarebbe questa storia che un disegnatore è inguardabile?usate dei termini più consoni, meno offensivi! Font può non piacere ma definirlo inguardabile è un'offesa ingiustificata!
Giusto. Sacrosanta verità!
Non si sa mai chi fu il primo ad usare certi termini contro Diso, si sa solo che c'è chi ti redarguisce col ditino puntato quando critichi Font.
Razza di disgraziati!
Mostri veri!
Capolavoro.
E' l'ennesima rilettura della storia che mi provocò una riflessione definitiva sulla grandezza di GLB.
Finito il suo Tex ne è iniziato un altro: inutile sprecar fiato sui paragoni con volorosi eredi. Nessuno ce l'ha potuta fare, a meno di pregevoli ed occasionali avvicinamenti, che ci sono stati soprattutto da parte del primo Nizzi.
Nolitta, Boselli ma anche Faraci lontani, lontanissimi. Chissà, Manfredi...
Mostri (Barrera, il pazzo)
Nota a margine : mi piace sottolineare IL MIO NOME é TEX, volume della Mondadori editonel 1975, che ospita questa "La Valle della Paura" e "Le Terre dell'Abisso", e in cui vi è una grande prefazione di Giovanni Gandini.
Mostri (il diablero)
Mostri (l'alieno)
venerdì 16 luglio 2010
Domanda
crollo del mercato dei fumetti
mercoledì 14 luglio 2010
Salvate il guerriero Jack
martedì 13 luglio 2010
40° e il caldo fa brutti scherzi!
Gli spagnoli
lunedì 12 luglio 2010
Le raccoltine di Tex I^-II^ e III^ serie
sabato 10 luglio 2010
Texone? non me ne sono accorto!
Luttazzi: uno e uno solo?
Giorgio Rosciglione, Massimo Moriconi i fratelli Corvini...tutta gente di Roma che ho conosciuto personalmente nei primi anni ottanta quando nella capitale vi era un fervore musicale incredibile. All'epoca erano considerate le nuove promesse del panorama jazzistico, sulla scia di quella decina di artisti che avevano aperto la breccia ad un jazz più moderno ed evoluto...Eddy Palermo, Enrico Pierannunzi ed altri. Dalle promesse ai fatti: questi musicisti hanno accompagnato i nostri più grandi artisti della scena nazionale, senza fare troppi nomi cito la sola Mina, garantendo un sound sempre preciso e puntuale. Uno di questi grandi artisti accompagnati è stato Lelio Luttazzi, il quale ha inciso suoi dischi avvalendosi della collaborazione di Corvini, Morriconi, Rosciglione. Una fortuna per questi ragazzi aver avuto a che fare con un maestro del genere. Per me Luttazzi è da considerare un riferimento storico culturale per la nostra musica, un rifermento imprescindibile e non solo azzistico ma anche e soprattutto popolare. Come sapete Lelio è morto un paio di giorni fa... e, artisticamente, non se ne vede un altro all' orizzonte. Oppure non ci sarà mai. Si, forse non ci sarà mai, Stefano Bollani, artista immenso e multiforme, la nostra "punta di diamante" musicale in questo momento, mi sembra convintamente puntare verso altri lidi. Lui un pezzetto di Luttazzi se lo porta dietro, ad ogni modo.