martedì 13 luglio 2010

Gli spagnoli

E' giusto continuare a tenere nel mensile di Tex "artisti" del calibro di Alfonso Font e Josè Ortiz quando dalla rete piovono critiche anche feroci sulle "prestazioni" dei due?
La squadra dei detrattori è folta. non neghiamolo!
Disegni come questo postato di fianco su Tex non si debbono più vedere, altro che mano del morto, quella mi sembra la mano del fiorellino.
Sono stato tra i primi a prendermi la briga di criticare questi due mostri sacri del fumetto europeo, più che altro Font, anche se considerare Font e Ortiz mostri sacri del fumetto europeo significherebbe innalzare il povero De La Fuente a maestro universale, con i risultato di procurarmi solo delle battute spiritose da chi di disegno, a quanto pare, ne capisce più di me. Mi domando quale sia poi il metro di giudizio di taluni personaggi per giustificare lo scempio compiuto da Font u Tex: per caso che è stato un maestro del fumetto europeo? Qualche "figlio di un cane" ha provato a dire che anche tra i disegnatori storici del ranger vi è chi ha la sua personale lista degli obrobi senza che questa possa essere criticata! un vero "figlio di cane" se non arriva a capire che, sempre questo obrobrio postato a firma di Font, è opera di un maestro del fumetto ancora in perfetta forma che, poverino, probabilmente non ha avuto il tempo di riguardarsi le proprie tavole... e men che meno "percepire" un briciolo della texianità. Cioè, Font, poverino non è colpa sua ma di chi ce lo ha messo in quella condizione, di Tex non ha capito un cappero. Magnus, pur lontanssimo dal modello, ha capito tutto.
é questione di professionalità, Tex non è una marchetta. Quando certe storie vengono disegnate male è colpa della cattiva storia che ha innescato la tragedia grafica (Nizzi), quando e storie sono "capolavoro" le tragedie grafiche non sono più tali, anzi. Dire che questo è equilibrio di giudizio e dir poco.

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