lunedì 12 luglio 2010

Le raccoltine di Tex I^-II^ e III^ serie


Come si vede dalla foto che ho inserito, le diversità di struttura e dimensioni tra raccoltina "bianca" e raccoltina"rossa" sono sostanziali. Perchè?

Tenterò di dare una risposta alla luce del fatto che nella giungla dei resi e ristampe delle edizioni Audace/Araldo non è per niente facile muoversi.

il primo aspetto su cui occorre far chiarezza è l'elemento tipografico. La raccoltina "rossa" del 1956 è infatti stampata in piena epoca 1-29 e Albo d'Oro ed infatti le sue dimensioni sono all'incirca 17 x 8, cioè la terza parte di un albo gigante prima maniera 1-29 e dello stesso Albo d'Oro ma, mentre per gli albi 1-29 viene utilizzata la resa dell'Albo d'Oro opportunamente ricopertinati, per la raccoltina "rossa" si adotta un sistema che ripercorre grosso modo quello delle strisce: stampa del fascicolo 17 x 24 con tre diversi numeri e trancio tipografico per la loro separazione. Quindi 1, 2 e 3 e taglio, 4, 5 e 6 e taglio, 7, 8 e 9 e via discorrendo...dove 1, 4 e 7 rappresentano la testa... 3, 6 e 9 la base. Non sarà certo sfuggito ai collezionisti più accanti vedere segmenti di altre cover su copertine della serie "rossa"... ad esempio, la numero 3, copia "base" del primo fascicolo, con nel suo bordo superiore un pezzetto della n. 2.

Ecco che possiamo deduttivamente escludere l'ipotesi di un qualsiasi riutilizzo di resi per comporre le prime raccolte della serie "rossa". Naturalmente è possibile che vi sia stata anche qualche rara ristampa prodotta in altra veste editoriale (vedi gerenze, copie sottili, retinature), ma diciamo che l'impostazione principale fu quella del fascicolo gigante stampato ex novo con carta patinata e sottile.


Le raccolte della serie 1-7 e serie bianca hanno invece la particolarità della ricopertinatura dei fascicoli per ogni numero della collana. Anche qui è abbastanza evidente l'operazione tipografica che ne da un volumetto con un leggero esubero del cartoncino della cover e che dunque esclude ogni sorta di tranciatura posticcia. La carta delle due serie è molto più spessa e meno patinata rispetto a quella utilizzata per le rosse, non a caso stiamo parlando di albetti che raccoglievano le strisce originali private delle loro cover e ricopertinate.

Nel caso della serie bianca la cosa che più mi sorprende è l'allineamento dei fascicoli che evidentemente avveniva in modo pressocche perfetto, dal momento che essi mantenevano le dimensioni originarie anche a produzione ultimata, mentre nella 1-7 essi sono leggermente rifilati.
Nella foto, alcune differenze di spessore tra 5 albetti della "bianca" e 5 della "rossa"... da notare anche l'incredibile spessore degli albetti della "rossa" non retinata.



A proposito di raccoltine non retinate, non posso che accennare su quanto è noto a tutti da sempre: esse sono una ristampa delle avventure di Tex che non proviene dall'assemblaggio dalle rese delle retinate. Le dimensioni sono la vera caratteristica delle non retinate: esse riducono di mezzo centrimetro i due lati per una misura di 16.5 x 7.5. Più o meno, mezzo centimetro di differenza anche per lo spessore dei volumetti ma stavolta a favore delle non retinate.

In ultimo, come per i f.ti giganti, esistono divese tipologie di materiale per stampa, colore, carta e dimensioni ma non è il caso che mi ci addentri, tanto mi manca la maggior parte del materiale per i confronti.

Certe volte mi sento un pò GL Bonelli: lui faceva le storie di Tex senza mai aver visitato gli States... io le cronologie senza uno straccio di fumetto!

Alla prossima.

1 commento:

  1. Salve. Sono un collezionista. Come posso fare per contattarla? Grazie.

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