martedì 28 giugno 2011

CERCATORI DI PISTE!


Della serie "se cerchi una storia con emozioni, azione e anche un pizzico di amarezza leggiti quest'opera texiana del 1995".

Dunque è impossibile non mettere nella classifica delle top ten di Boselli "Cercatori di Piste" (Tulac), anzi impossibile non metterla direttamente sul podio delle prime tre.

Storia (vagamente d'antoniana) realizzata in coppia con Marcello, il disegnatore che più di altri ricorda proprio i Polese e i Bermejo del periodo "Storia del West" fine anni '70, ma storia che brilla più di altre perchè riesce a rimescolare i caratteri del testo texiano e gli elementi narrativi scelti da Boselli per il racconto:

Mickey Finn un mezzosangue che caccia uomini, Fort Craig da dove soldati disertori e le loro mogli indiane se ne vanno e Torrence, un sergente che da "buono" perderà la vita per mano del "cattivo", il maggiore Craig, comandante dell'omonimo forte.

La sceneggiatura è pressocchè perfetta e, come notavamo con l'amico Mauro Scremin, Boselli è insuperabile nelle scene di scontri a fuoco. (In "Caccia Infernale" eccellono! ma in pochi sembrano averci fatto caso, avendo puntato il tiro su altro!).

Il disegnatore Marcello realizza le sue strisce (tavole) in modo impeccabile: scarne le vignette della prima fase della storia, volutamente scarne ma cariche di tensione. Ricche ed intense invece quelle delle fasi successive. Insomma crediamo proprio che Marcello abbia saputo interpretare al meglio quello che era l' "idea scenografica" di Boselli.
Certo, dall'irrefrenabile impulso del Boselli storico esce anche l'accenno ai cavalli Palomino e all'organizzazione dei fortini dell'epoca ma diciamo che tutto è in funzione della storia.

Ma "Tulac" può essere vissuta, per certi aspetti, come il vero capolavoro boselliano?

Forse si, forse no! però è sicuramente la storia che più mette in mostra la natura del Boselli scrittore di fumetti.

Diciamo senza tema di smentita che lo scrittore di Tex ha un pezzo dalla sua "anima fumettara" in capolavori emozionali come "Sangue di Guerriero" ed il coraggioso Capitan Jack.

Ma si, Tulac lo è il vero capolavoro boselliano.

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