venerdì 20 agosto 2010

Brick, il simpatico

Brick Bradford anticipa di quasi 5 mesi le proprie pubblicazioni rispetto a quelle di Flash Gordon: 21 agosto 1933 Brick, 7 gennaio 1934 Flash.
Un eroe quello di Gray che attraversa le sue avventure sempre con il sorriso stampato sulle labbra a dispetto dell'eroe raymondiano immenso per statura grafica ma sempre posone e serioso. Due diversi modi di affrontare il viaggio dell'eroe nei mondi fantastici del fumetto: diversi ma mai uno migliore dell'altro.
Quello di Brick forse più etno-antropologico si avvale di una certa "umanità" che ne attaversa
le avventure pur considerando i luoghi e situazioni vissute come "improbabili". Certo, improbabili, come improbabili sono da considerarsi George A. Custer al fianco di Ken Parker e William F. Cody al fianco di Tex, ma appassionanti per il lettore soprattutto quando l'improbabilità raggiunge il suo massimo livello con il colpo di genio dei due autori Gray e Ritt che inventano un marchingegno capace di trasportare l'eroe nello spazio e nel tempo: the Time Top.

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