Il n. 64 di Zagor (l’Abisso Verde) è uno di numeri chiave della serie, anzi, forse è il numero chiave principale e nel contempo anche uno degli albi più costosi di tutte le serie Bonelli. Trovarne uno in perfetto stato è infatti difficilissimo, in quanto il volume nacque in origine con una colla che presentò subito problemi di secchezza che generarono uno spaginamento pressocchè inevitabile di quasi tutte le copie presenti sul mercato.
Le mie due copie sono frutto proprio di quest’ultima ricerca, anche se chiamarla “ricerca” è assolutamente esagerato, visto che è solo la fortuna che può portarti a casa due copie de “L’Abisso Verde” nelle due versioni con bollino Giallo e Bollino Rosso.
È a proposito del bollino che mi è venuto in mente di scrivere questo breve articolo, perché analizzando i due albi ho scoperto che non è solo il bollino a diversificare le due copie ma anche altre due caratteristiche: la scritta “zagor zenith n.13” presente sopra il sommario in seconda di copertina dell’esemplare “rosso”, assente nell’esemplare “giallo”… e una diversa struttura fisica delle due copie: più rigida e sottile la “rossa”, più morbida e spessa la “gialla”.
Questa seconda differenza l’avevo notata anche sulle copie coeve di Tex (“Piombo Caldo”), ma quella più interessante è senz’altro la prima.
Sarebbe dunque utile sapere dai collezionisti di quale tipologia sono in possesso. Sapere se il 64 “giallo” si presenta sempre senza la fatidica scritta sopra il sommario oppure se quella scritta a volte può mancare anche sul 64 “rosso”.
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